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Confprofessioni e le organizzazioni sindacali del settore non hanno raggiunto l’intesa sulla corresponsione in scadenza.
Fumata nera sull’elemento economico di garanzia per i dipendenti degli studi professionali. Durante i negoziati per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro degli studi professionali, che si è svolto a Roma il 29 maggio, Confprofessioni e le organizzazioni sindacali del settore non hanno raggiunto un accordo sulla corresponsione dell’elemento economico di garanzia.
Lo riferisce una nota della Confederazione italiana libere professioni, nella quale si sottolinea che “in considerazione della scadenza dei termini dell’accordo del 22 ottobre 2013, Confprofessioni ha tentato di raggiungere un accordo con i sindacati che andasse a riconsiderare la corresponsione dell’elemento economico di garanzia nell’ambito del rinnovo del Ccnl studi professionali. Tuttavia non si è riusciti a concludere alcuna intesa”.
Confprofessioni sottolinea, quindi, che “l’erogazione dell’elemento economico di garanzia previsto dall’art. 8 ter del Ccnl studi professionali del 29 novembre 2011 per le Regioni (Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Toscana, Umbria e Veneto) che hanno presentato la piattaforma contrattuale a livello territoriale e per le quali scatterebbe la corresponsione del suddetto elemento deve ritenersi sospesa in attesa di chiarimenti volti a identificare meglio la natura, le modalità operative di attuazione e le finalità dell’istituto”.
(fonte ANCL)