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Il fisco aiuta chi accantona utili


Fisco

L’effetto dell’agevolazione ACE amplificato nel caso di periodo di imposta più ampio dell’anno solare, possibilità di usufruire del bonus a fronte di una decisione amministrativa che risalga almeno al 2011, legittimo utilizzo da parte dei soggetti non residenti a partire dal momento in cui acquisiscono la residenza fiscale in Italia e trattamento uniforme nel caso di conversione di un prestito obbligazionario anche ai fini della disciplina anti elusiva. Sono questi alcuni dei chiarimenti contenuti nella circolare n. 12 di ieri con la quale l’amministrazione finanziaria ha fornito ulteriori chiarimenti in tema di ACE, cioè l’agevolazione prevista nel caso in cui vengano immessi in una impresa, di fatto, delle disponibilità finanziarie ovvero vengano accantonati utili a nuovo. Va immediatamente segnalato come la circolare di ieri non contiene particolari riferimenti ai soggetti IRPEF (in particolare le società di persone) per i quali l’agevolazione opera di fatto sull’intero patrimonio e non solo sugli incrementi. In relazione a tale settore impositivo, le uniche indicazioni arrivano in relazione alla posizione del collaboratore familiare. Va inoltre ricordato come, per effetto della legge di stabilità per il 2014, il rendimento nozionale del patrimonio investito non è più fissato al 3 per cento ma identificato in misura superiore (4 per cento per il periodo di imposta 2014).
Fonte (ItaliaOggi)


Ordine dei Consulenti del Lavoro Consiglio Provinciale di Palermo
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