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Un fisco più chiaro e certo. Delega fiscale in tempi rapidi. Maggior certezza tributaria. Riduzione della pressione fiscale sulle imprese e sul lavoro. Questi i principali argomenti trattati dal Ministro dell’economia e delle finanze Fabrizio Saccomanni, durante il suo intervento all’assemblea biennale di Assonime.
In base a quanto emerso durante l’incontro, la priorità degli italiani è quella di avere un fisco più chiaro e, “per farlo”, ha spiegato Saccomanni, “è necessario mettere mano quanto prima alla delega fiscale, che dovrà contenere delle norme volte a garantire una maggiore certezza tributaria”.
Linea comune di tutti gli interventi, la necessità di stimolare gli investimenti restituendo a imprese e cittadini un rapporto fiduciario con l’amministrazione fiscale. “Il tutto” ha spiegato il Ministro “per riuscire a ridurre la pressione fiscale sulle imprese e sul lavoro appena le risorse a nostra disposizione lo renderanno disponibile”.
Quanto alle risorse necessarie per sostenere l’azione riformatrice del Governo, Saccomanni ha precisato come queste,”dovranno essere liberate dalla riduzione della spesa pubblica inefficiente e dal disboscamento delle agevolazioni e dei sussidi a carico del bilancio perché il percorso tracciato richiede un impegno meditato, condiviso e duraturo e necessita di essere sostenuto da una coerente azione di governo volta a identificare le risorse per effettuare le riforme senza gravare ulteriormente sul contributo di cittadini e imprese”.
Interrogato poi, sull’assetto economico europea, Saccomanni, ha spiegato che “l’Italia resterà sotto il parametro del 3% del disavanzo quest’anno perché , pur nella prolungata fase di debolezza dell’attività economica l’Italia ha il potenziale per invertire il ciclo sfavorevole, a patto di mantenere costante l’attenzione al risanamento di bilancio che è precondizione per preservare la stabilità finanziaria”.
Secondo il ministro poi, un ruolo chiave è svolto dal decreto sui debiti della p.a., grazie al quale l’economia italiana dovrebbe risollevarsi dal terzo trimestre, per tornare a crescere nel 2014.
(fonte Italia Oggi)