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Rincara il costo del lavoro, per aziende e lavoratori. Dal 1° gennaio, infatti, datori di lavoro e dipendenti dovranno versare un’aliquota contributiva aggiuntiva pari allo 0,5% (0,33% a carico dei datori di lavoro e 0,17% a carico dei lavoratori) finalizzata all’avvio del fondo di solidarietà presso l’Inps. Il rincaro interessa le aziende e i settori non coperti dalle norme sull’integrazione salariale. Previsto inoltre un “premio” ai call center che hanno stabilizzato i lavoratori a progetto. Nell’anno 2014, infatti, potranno usufruire del bonus di un decimo della retribuzione erogata ai co.co.pro. assunti negli anni passati e ancora in forza al 31 dicembre 2013. A stabilirlo due emendamenti al ddl Stabilità all’esame alla Camera.
Fondi di solidarietà. L’emendamento modifica in più parti l’art. 3 della legge n. 92/2012, prevedendo, prima di tutto, una nuova finalità per questi nuovi “fondi di solidarietà bilaterali” che dovevano essere costituiti entro lo scorso 31 ottobre, ossia «assicurare ai lavoratori una tutela integrativa rispetto alle prestazioni connesse alla perdita del posto di lavoro o a trattamenti di integrazione salariale». La materia, come accennato, interessa i settori non coperti dalle norme in materia di integrazione salariale, ordinaria o straordinaria, prevedendo appunto l’istituzione di specifici fondi, nonché un fondo «residuale», presso l’Inps dove confluiscono le imprese che non hanno provveduto all’autonoma istituzione del fondo. Per assicurare l’immediata operatività del fondo di solidarietà residuale, l’emendamento fissa la misura dell’aliquota di contribuzione del fondo, in fase di prima applicazione dal 1° gennaio 2014, nella misura allo 0,5% che dovrà essere ripartita tra azienda (due terzi) e lavoratori (un terzo).
Fonte (ItaliaOggi)