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L’INPS, nella circolare n. 14/2023 provvede ad adeguare i massimali degli ammortizzatori sociali 2023.
Gli importi massimi mensili dei trattamenti d’integrazione salariale, per l’anno 2023 sono fissati in 1.321,53 euro (1.244,36 al netto del contributo previdenziale del 5,84%). Salgono a 1.585,84(lordi, netti 1.493,23) per la Cig del settore edile .Aggiornati anche i massimali per il calcolo della Naspi. Nel 2023 l’importo massimo erogabile è pari a 1.470,90 euro. Va qui ricordato che l’ammontare della Naspi si ottiene sommando gli imponibili previdenziali degli ultimi 4 anni, dividendo il risultato per le settimane di contribuzione e moltiplicando il tutto per 4,33. Nel 2023, se l’importo che si ottiene è pari o inferiore a 1.352,19 euro (importo soglia), l’indennità risulterà pari il 75% di questo importo. Se è superiore, si aggiunge anche il 25% della differenza tra 1.352,19 e il massimale di 1.470,90 euro. Così dicasi per la Dis-Coll, l’indennizzo a favore dei co.co.co che perdono il lavoro.
Invece l’Iscro, l’«indennità straordinaria di continuità reddituale ed operativa», per le partite Iva iscritte alla Gestione separata è pari a un minimo di 275,38 e un massimo di 881,23 euro al mese e può essere riconosciuta a condizione che il reddito dichiarato nell’anno precedente, non superi 8.972,04 euro. Può essere richiesto una sola volta nel triennio 2021-2023 (periodo di sperimentazione della misura) ed è erogato per sei mensilità ed è pari al 25% della metà dell’ultimo reddito annuo certificato dall’agenzia delle entrate, purché entro i già menzionati minimali e massimali.
Relativamente, poi, all’indennità di disoccupazione ordinaria agricola da liquidare nel 2023 con riferimento ai periodi di attività svolti nel corso dell’anno 2022, trovano applicazione gli importi massimi stabiliti per lo scorso anno (pari a euro 998,10 ed euro 1.222,51). Sale a 656,44 euro l’assegno per i lavoratori impegnati in attività socialmente utili.
(Autore: AMS)
(Fonte: ItaliaOggi)
