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La Corte di Cassazione, Con ordinanza n. 19302 del 18 luglio 2019, ha affermato che un’azienda può licenziare un dipendente al fine di aumentare i propri utili, qualora la soppressione del posto sia la diretta conseguenza di una riorganizzazione aziendale. Non è necessario, quindi, dimostrare lo stato di crisi per integrare il giustificato motivo oggettivo, atteso che il giudice di merito non può sindacare scelte relative alla gestione dell’impresa che competono esclusivamente al datore di lavoro.
(Autori: AS)
(Fonte: Corte di Cassazione)