Fisco
MONI.C. è il nuovo software dell’Agenzia, deputato a individuare le posizioni irregolari da esaminare
L’attività di controllo dell’Agenzia delle Entrate verrà indirizzata nei prossimi mesi verso la ricerca di violazioni IVA, allo scopo di rettificare la specifica imposta e di individuare possibili conseguenze sulle altre imposte.
L’Amministrazione Finanziaria con la recente Circolare n. 25/E del 6 agosto 2014 rende nota la strategia che adotterà nei prossimi mesi.
Essa si innesta in un disegno più ampio di pianificazione dell’attività anti-evasione 2014/2016, stilata dal Ministro dell’Economia e imposta agli uffici locali.
Con questa logica l’Agenzia delle Entrate porrà al centro della futura attività investigativa fattispecie quali:
• l’utilizzo di false lettere d’intento;
• compensazioni di crediti erariali inesistenti;
• frodi comunitarie con utilizzo di fatture false o realizzazione di frodi carosello.
Ad esempio sono a rischio controllo le cooperative o i soggetti che realizzano servizi esternalizzati a clienti unici, specialmente se questi soggetti presentano particolari indicatori critici quali crediti Iva di importo elevato, non giustificati dal settore di attività o dal volume d’affari.
Inoltre, gli uffici per selezionare i contribuenti, potranno realizzare una specifica analisi di rischio utilizzando un nuovo software: MONI.C. (c.d. spesometro integrato), messo a disposizione nel 2014, che rileva in relazione agli anni 2010 e 2011, le operazioni poste in essere dai contribuenti.
La reintroduzione dell’elenco clienti e fornitori aveva come scopo anche quello di fornire la banca dati per elaborare tale applicativo.
La procedura informatica di monitoraggio MONI.C. scoverà:
• le compensazioni di crediti erariali inesistenti, cioè compensazioni indebite connesse al pagamento delle somme iscritte a ruolo.
Incrementati gli scambi di informazioni con altri Paesi – Gli uffici sono anche invitati, in materia Iva, a incrementare le iniziative di scambio spontaneo di informazioni con gli altri Stati membri. Nel futuro saranno sempre più frequenti i controlli simultanei o le verifiche con la presenza di funzionari di altre amministrazioni estere, permettendo una maggiore efficacia nel contrasto alla realizzazione di frodi comunitarie.
In relazione a tali frodi l’Agenzia specifica che per gli operatori nei confronti dei quali venga riscontrata la presenza di criticità fiscali connesse a fenomeni fraudolenti devono, in attuazione all’articolo 27 del D.L. 78/2010, essere segnalati agli uffici competenti per la loro immediata esclusione dall’archivio Vies. Con la conseguenza che per loro sarà interdetta la possibilità di realizzare operazioni intracomunitarie.
Dall’Iva alle altre imposte – L’attività di controllo e di analisi dell’Agenzia delle Entrate sarà rivolta all’individuazione di violazioni Iva anche allo scopo di estendere i controlli ai fini delle imposte dirette o di altre imposte indirette.
L’Iva può infatti risultare utile all’Erario per individuare diversi comportamenti illeciti.
(Fonte: FiscalFocus)