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Fissati dall’INPS i minimali e i massimali per il 2023


Ordine Informa

Con la circolare INPS n. 11/2023 , l’Istituto comunica che dal mese di gennaio 2023  la retribuzione minima giornaliera  e ai fini del versamento della contribuzione previdenziale e’  fissata in 53,95 euro, pari al 9,5% di 567,94 euro (minimo di pensione di gennaio 2023) . Lo stipendio minimo contributivo mensile (minimale giornaliero per 26) sale quindi a 14.766,44 euro.

 l procedimento di calcolo del minimale orario si articola nelle seguenti operazioni:

a) si moltiplica il minimale giornaliero, ossia 53,95 euro per il numero delle giornate di lavoro settimanale a orario normale. L’anzidetto numero, in considerazione delle disposizioni e dei criteri vigenti in materia di minimali giornalieri, è in linea generale pari a 6, anche nei casi in cui l’orario di lavoro sia distribuito in 5 giorni;

b) si divide il prodotto per il numero delle ore di orario normale settimanale previsto dal contratto collettivo nazionale di categoria per i lavoratori a tempo pieno. Applicando tale criterio, considerando un orario settimanale contrattuale di 40 ore, il minimale orario part-time per il 2023 risulta pari a 8,09 euro (53,95 x 6: 40).

L’art. 3-ter legge n. 438/1992 stabilisce che tutti i regimi pensionistici che prevedono aliquote contributive a carico del lavoratore inferiore al 10% (attualmente 9,19%), è dovuta una quota aggiuntiva nella misura di un punto percentuale sulle quote di retribuzione eccedenti il limite della prima fascia di retribuzione pensionabile (il cosiddetto «tetto»). Per il 2023 la prima fascia di retribuzione pensionabile sale a 53.95 euro. Pertanto, l’aliquota aggiuntiva predetta (1%), deve essere applicata sulla quota di retribuzione eccedente detto limite, il quale, rapportato a 12 mesi, viene mensilizzato in 4.349 euro.

(Autore: AMS)

(Fonte: ItaliaOggi)


Ordine dei Consulenti del Lavoro Consiglio Provinciale di Palermo
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