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Dal 2016 si andrà in pensione quattro mesi più tardi


Ordine Informa

Come previsto dalle stime della riforma delle pensioni Fornero, dal 2016 per ottenere la pensione occorrerà aspettare 4 mesi in più. È la conseguenza del miglioramento della speranza di vita, certificata dalla Ragioneria dello Stato, con la conseguenza di requisiti più severi per l’accesso alla pensione. Il decreto del ministero dell’Economia 16 dicembre 2014 è stato pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale» del 30 dicembre, senza ritardi rispetto al ruolino di marcia fissato dal Dl 201/2011, convertito nella legge 2014/2011.
Dal 2016, dunque, scatterà il secondo aumento dei requisiti anagrafici e contributivi dopo l’adeguamento avvenuto nel 2013. In particolare, per le pensioni anticipate saranno necessari, per gli uomini, 42 anni e dieci mesi di contributi; per le donne 41 anni e dieci mesi di contributi.
Per la pensione di vecchiaia i requisiti sono differenti per le donne del settore privato rispetto agli uomini e alle donne del settore pubblico. Gli uomini, dipendenti o lavoratori autonomi, dovranno raggiungere i 66 anni e sette mesi di età. Lo stesso requisito è fissato per le donne del pubblico impiego.
Per le lavoratrici del settore privato l’aumento della speranza di vita si combina con l’innalzamento dei minimi fissati dalla riforma previdenziale per arrivare a parificare i requisiti di accesso alla pensione di vecchiaia. Per le dipendenti del settore privato occorreranno 65 anni e sette mesi, per le autonome 66 anni e un mese. In parallelo si innalzeranno i requisiti di età per le pensioni calcolate con il contributivo puri (63 anni e sette mesi).
Anche per coloro a cui si applica ancora il sistema delle quote, primi fra tutti i lavoratori occupati in attività usuranti, la somma tra contributi ed età anagrafica si innalzerà di altri quattro mesi e così pure l’età minima per accedere al trattamento.
(Fonte: Il Sole 24 ore)


Ordine dei Consulenti del Lavoro Consiglio Provinciale di Palermo
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