L’importanza della valorizzazione dei beni artistici dell’INPS, la necessità di completare un catalogo aggiornato delle opere di proprietà dell’Istituto e la redditività che può derivare dalla predisposizione di mostre, esposizioni ed eventi di vari genere, che garantiscano il rientro di risorse economiche utili alla conservazione dei beni e restituiscano ai cittadini la fruizione di opere di grande valore.
Questi i punti cardine su cui si è soffermato il Presidente del Consiglio e Vigilanza, dott. Pietro Iocca, a chiusura dell’evento di presentazione del dipinto restaurato di Madonna con Bambino, risalente alla prima metà del XIII secolo, di proprietà dell’INPS e collocato presso il Collegio Santa Caterina di Arezzo, che si è svolto venerdì 19 giugno, presso la sala convegni del Museo Nazionale di Arte Medievale e Moderna di Arezzo.
Ha fatto gli onori di casa il Direttore della sede regionale della Toscana, dott. Paolo Sardi, presenti, tra gli altri, il Sindaco ing. Alessandro Ghinelli, l’on. Marco Donati, il dott. Andrea Sereni presidente della locale Camera di Commercio e la dr.ssa Liletta Fornasari della Fraternita dei Laici.
La giornata è stata aperta dal video realizzato dalla Direzione Centrale Comunicazione, che ha tracciato la storia del quadro, miscelando immagini ed interviste ai protagonisti del ritrovamento e restauro dell’opera che, nascosta sotto la superficie di una più tarda pittura votiva, è stata rivelata grazie al lavoro del Laboratorio del Museo Nazionale di Arte Medioevale e Moderna, con la collaborazione del Laboratorio Scientifico della Soprintendenza di Venezia e dell’Università di Perugia.
Ha voluto essere presente per ringraziare l’INPS per la disponibilità alla sinergia attuata, la Soprintendente alle Belle arti e paesaggio delle provincie di Siena Grosseto e Arezzo, arch. Anna Di Bene.
L’intervento del dott. Tombolini, dirigente generale INPS e responsabile del Presidio per la Valorizzazione dei Beni, ha preso spunto dalla scoperta del dipinto, che, restaurato, viene restituito all’ammirazione del pubblico, per rimarcare come, la capacità di conservare i propri tesori sia segno di continuità e stabilità.
Di grande interesse le relazioni tecnico-scientifiche della dottoressa Paola Refice, direttrice del Museo e della dottoressa Rossella Cavigli.
Immediato riscontro all’iniziativa è stato dimostrato dall’affluenza dei numerosi visitatori intervenuti.
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