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Osservatorio Cassa Integrazione Guadagni (CIG) gennaio 2018

Pubblicato l’Osservatorio Cassa Integrazione Guadagni gennaio 2018. Il numero di ore di cassa integrazione complessivamente autorizzate a gennaio 2018 è stato pari a 17,3 milioni, in diminuzione del 43,3% rispetto a gennaio 2017 (30,5 milioni).

Nel dettaglio, le ore autorizzate per gli interventi di:

  • Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (CIGO) sono 6,8 milioni, in diminuzione del 13,8% rispetto a gennaio 2017 (7,9 milioni);
  • Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS) sono 10 milioni, in diminuzione del 47,2% rispetto a gennaio 2017 (18,9 milioni);
  • Cassa Integrazione Guadagni in Deroga (CIGD) sono 0,5 milioni, in diminuzione del 87,5% rispetto a gennaio 2017 (3,6 milioni);

Le domande presentate per eventi di disoccupazione e mobilità a dicembre 2017 sono 125.691, in diminuzione del 9,4% rispetto a dicembre 2016 (138.758 domande).

Nel dettaglio:

  • 124.890 domande di NASpI;
  • 135 domande di mobilità;
  • 656 domande di disoccupazione;
  • nove domande di ASpl;
  • una domanda di mini ASpl.

In allegato all’Osservatorio sulla Cassa Integrazione Guadagni (CIG) è stato pubblicato il focus gennaio 2018 sul tasso di utilizzo del numero delle ore di CIG autorizzate (il cosiddetto “tiraggio”).

Concorso per funzionari: indicazioni sulle prove scritte

Per i candidati al concorso pubblico, per titoli e esami, a 365 posti di analista di processo-consulente professionale pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 24 novembre 2017, n. 90, 4^ serie speciale “Concorsi ed esami”, si rende disponibile in allegato il comunicato con le indicazioni sullo svolgimento delle prove scritte.

Consulta il comunicato del concorso (pdf 280 KB).

È ora possibile consultare l’
esito delle prove suddiviso per orario e giorno delle prove sostenute.

Nella Gazzetta Ufficiale – 4^ serie speciale Concorsi ed esami n. 12 del 9 febbraio 2018 è pubblicato il diario della prima prova scritta.

Il diario della seconda prova scritta, con indicazione della sede di svolgimento, è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale – 4^ serie speciale Concorsi ed esami del 2 marzo 2018 e su questo sito, nella sezione Avvisi, bandi e fatturazione, sotto la voce Concorsi.

Nella sezione Concorsi sono pubblicati tutti gli atti del concorso e i collegamenti alle pubblicazioni della Gazzetta Ufficiale.

Per richiedere informazioni e delucidazioni in merito al concorso, restano disponibili i seguenti indirizzi di posta elettronica:

PEC: dc.risorseumane@postacert.inps.gov.it

PE: Concorso365C1@inps.it

Liste avvocati domiciliatari e sostituti di udienza: al via le domande

Parte oggi la nuova procedura per la formazione di liste per avvocati domiciliatari e/o sostituti di udienza.

Sono pubblicati gli Avvisi locali predisposti dalle Direzioni regionali e di coordinamento metropolitano per ciascun circondario di tribunale che rientra nell’ambito territoriale di competenza.

I file degli Avvisi locali sono firmati digitalmente pertanto potrebbe essere necessario installare uno dei software gratuiti reperibili in rete.

Le domande potranno essere presentate dagli interessati esclusivamente in via telematica, tramite il servizio dedicato, dalle 12 di oggi alle 14 del 14 marzo 2018.

Non saranno prese in considerazione le domande che perverranno tramite posta e non saranno accettate quelle consegnate a mano presso le strutture
dell’INPS.

La domanda dovrà essere presentata esclusivamente per la lista circondariale del tribunale presso il cui Consiglio dell’Ordine degli Avvocati il richiedente è iscritto al momento della domanda.

Nella domanda l’interessato dovrà indicare l’indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC) comunicato al Consiglio dell’Ordine presso cui è iscritto.

Dalla procedura telematica resta esclusa la regione Trentino Alto Adige, che provvederà a pubblicare gli avvisi di propria competenza secondo le disposizioni vigenti in materia di bilinguismo e con modalità non telematiche.

Un’apposita commissione procederà alla valutazione delle domande e dei curricula dopo la verifica amministrativa della regolarità e della completezza della domanda e dell’inesistenza di cause di incompatibilità e di situazioni di conflitto di interessi.

Al termine dei lavori della Commissione, le liste circondariali, compilate nei limiti dei fabbisogni individuati, saranno pubblicate sul sito dell’Istituto.

Con la pubblicazione delle liste, formate a seguito della conclusione della presente procedura, non saranno più valide quelle scaturite dall’espletamento della precedente selezione.

I professionisti già inseriti in queste ultime liste, qualora interessati a partecipare all’attuale procedura e in possesso dei requisiti previsti dagli Avvisi locali, potranno presentare apposita domanda con le modalità sopra descritte.

Pubblicato l’Osservatorio sul precariato gennaio-dicembre 2017

I dati dell’Osservatorio sul precariato di dicembre 2017 registrano nel settore privato, nel corso dell’intero anno, un saldo tra i flussi di assunzioni e cessazioni pari a +488mila, superiore a quello del corrispondente periodo del 2016 (+326mila) e inferiore a quello del 2015 (+613mila).

Il saldo annuo complessivo, che misura la variazione tendenziale delle posizioni di lavoro, riflette dinamiche diverse in base alle tipologie contrattuali: è pari a -117mila per i contratti a tempo indeterminato, a +58mila per i contratti di apprendistato, a +10mila per i contratti stagionali e, soprattutto, a +537mila per i contratti a tempo determinato.

La dinamica dei flussi

Nel corso del 2017 è aumentato il turnover dei posti di lavoro grazie soprattutto alla forte crescita delle assunzioni (tra gennaio e dicembre 2017 in aumento del 18,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente). Sono aumentate anche le cessazioni ma a un ritmo inferiore (+17%).

Il maggior contributo alla crescita delle assunzioni è arrivato dai contratti a tempo determinato (+27,3%) e dall’apprendistato (+21,7%); sono invece diminuite le assunzioni a tempo indeterminato (-7,8%), un dato riconducibile alle assunzioni part time.

Tra le assunzioni a tempo determinato appare significativo l’incremento dei contratti di somministrazione (+21,5%) e, ancora di più, quello dei contratti di lavoro a chiamata che, con riferimento sempre all’arco temporale gennaio-dicembre, sono passati da 199mila (2016) a 438mila (2017), con un incremento del 120%. Questo aumento significativo – come, in parte, anche quello dei contratti di somministrazione e dei contratti a tempo determinato – può essere motivato dalla necessità per le imprese di ricorrere a strumenti contrattuali sostitutivi dei voucher, cancellati dal legislatore a partire dalla metà dello scorso mese di marzo e sostituiti, da luglio e solo per le imprese con meno di sei dipendenti, dai nuovi contratti di prestazione occasionale.

Questi andamenti hanno comportato una riduzione dell’incidenza dei contratti a tempo indeterminato sul totale delle assunzioni: 23,2% nei dodici mesi del 2017 contro il 42% del 2015, quando era in vigore l’esonero contributivo triennale per i contratti a tempo indeterminato.

Le trasformazioni complessive – includendo, accanto a quelle da tempo determinato a tempo indeterminato, anche le prosecuzioni a tempo indeterminato degli apprendisti – sono state nel 2017 371mila, in flessione rispetto allo stesso periodo del 2016 (-15,6%). Su questa flessione ha influito l’attesa per i nuovi sgravi contributivi entrati in vigore il 1° gennaio 2018.

Quanto alle cessazioni, sono aumentate soprattutto quelle di rapporti a termine (+25,3%) mentre le cessazioni di rapporti a tempo indeterminato sono sostanzialmente stabili (-0,2%).

Tra le cause di cessazione, i licenziamenti riferiti a rapporti di lavoro a tempo indeterminato risultano pari a 616mila, in diminuzione rispetto allo stesso periodo di gennaio-dicembre 2016 (-6,7%) mentre sono in aumento le dimissioni (+6,1%). Il tasso di licenziamento, calcolato sull’occupazione a tempo indeterminato, compresi gli apprendisti, è risultato per il 2017 pari al 5,3%, inferiore a quello registrato per lo stesso periodo del 2016 (5,5%).

Le retribuzioni iniziali dei nuovi rapporti di lavoro

Quanto alla struttura retributiva dei nuovi rapporti di lavoro, si registra, per le assunzioni a tempo indeterminato intervenute a gennaio-dicembre 2017, una riduzione della quota di retribuzioni inferiori a 1.750 euro che passano dal 57,4% del 2016 al 54,3% del 2017.

Garanzia giovanie “Occupazione Sud”: fruizione degli incentivi

Tra gennaio e dicembre 2017 sono stati incentivati 58.942 rapporti di lavoro nell’ambito del programma “Garanzia giovani” e 111.466 rapporti di lavoro (88.956 assunzioni e 22.510 trasformazioni) nell’ambito della misura “Occupazione Sud”.

Le mappe dei dati complessivi 

Per consultare in dettaglio i numeri dell’Osservatorio sul precariato gennaio-dicembre 2017 è possibile scaricare le mappe fornite di seguito, complete di variazione dei dati su base annua.

Osservatorio sul precariato di dicembre 2017 

Nuovi rapporti di lavoro a tempo indeterminato gen-dic 2017 (pdf 80KB)

Nuovi rapporti di lavoro a termine gen-dic 2017 (pdf 80KB)

Nuovi rapporti di lavoro assunzioni stagionali gen-dic 2017 (pdf 84KB)

Nuovi rapporti di lavoro in apprendistato gen-dic 2017 (pdf 84KB)

Imprese settore pesca: riduzione sgravio contributivo

Le imprese che esercitano la pesca costiera e nelle acque interne e lagunari beneficiano di uno sgravio contributivo percentuale.

Con il messaggio 20 febbraio 2018, n. 771  si comunica che l’articolo 1, comma 693, legge 27 dicembre 2017, n. 205 ha rimodulato la misura di tale sgravio che, da gennaio 2018, viene ridotto dal 48,7% al si comunica che l’articolo 1, comma 693, legge 27 dicembre 2017, n. 205 ha rimodulato la misura di tale sgravio che, da gennaio 2018, viene ridotto dal 48,7% al 45,07%.

Il suddetto messaggio fornisce indicazioni in merito alle operazioni di conguaglio che riguardano le imprese interessate.

Osservatorio Cassa Integrazione Guadagni (CIG) gennaio 2018

Pubblicato l’Osservatorio Cassa Integrazione Guadagni gennaio 2018. Il numero di ore di cassa integrazione complessivamente autorizzate a gennaio 2018 è stato pari a 17,3 milioni, in diminuzione del 43,3% rispetto a gennaio 2017 (30,5 milioni).

Nel dettaglio, le ore autorizzate per gli interventi di:

  • Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (CIGO) sono 6,8 milioni, in diminuzione del 13,8% rispetto a gennaio 2017 (7,9 milioni);
  • Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS) sono 10 milioni, in diminuzione del 47,2% rispetto a gennaio 2017 (18,9 milioni);
  • Cassa Integrazione Guadagni in Deroga (CIGD) sono 0,5 milioni, in diminuzione del 87,5% rispetto a gennaio 2017 (3,6 milioni);

Le domande presentate per eventi di disoccupazione e mobilità a dicembre 2017 sono 125.691, in diminuzione del 9,4% rispetto a dicembre 2016 (138.758 domande).

Nel dettaglio:

  • 124.890 domande di NASpI;
  • 135 domande di mobilità;
  • 656 domande di disoccupazione;
  • nove domande di ASpl;
  • una domanda di mini ASpl.

In allegato all’Osservatorio sulla Cassa Integrazione Guadagni (CIG) è stato pubblicato il focus gennaio 2018 sul tasso di utilizzo del numero delle ore di CIG autorizzate (il cosiddetto “tiraggio”).

Liste avvocati domiciliatari e sostituti di udienza: al via le domande

Parte oggi la nuova procedura per la formazione di liste per avvocati domiciliatari e/o sostituti di udienza.

Sono pubblicati gli Avvisi locali predisposti dalle Direzioni regionali e di coordinamento metropolitano per ciascun circondario di tribunale che rientra nell’ambito territoriale di competenza.

I file degli Avvisi locali sono firmati digitalmente pertanto potrebbe essere necessario installare uno dei software gratuiti reperibili in rete.

Le domande potranno essere presentate dagli interessati esclusivamente in via telematica, tramite il servizio dedicato, dalle 12 di oggi alle 14 del 14 marzo 2018.

Non saranno prese in considerazione le domande che perverranno tramite posta e non saranno accettate quelle consegnate a mano presso le strutture
dell’INPS.

La domanda dovrà essere presentata esclusivamente per la lista circondariale del tribunale presso il cui Consiglio dell’Ordine degli Avvocati il richiedente è iscritto al momento della domanda.

Nella domanda l’interessato dovrà indicare l’indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC) comunicato al Consiglio dell’Ordine presso cui è iscritto.

Dalla procedura telematica resta esclusa la regione Trentino Alto Adige, che provvederà a pubblicare gli avvisi di propria competenza secondo le disposizioni vigenti in materia di bilinguismo e con modalità non telematiche.

Un’apposita commissione procederà alla valutazione delle domande e dei curricula dopo la verifica amministrativa della regolarità e della completezza della domanda e dell’inesistenza di cause di incompatibilità e di situazioni di conflitto di interessi.

Al termine dei lavori della Commissione, le liste circondariali, compilate nei limiti dei fabbisogni individuati, saranno pubblicate sul sito dell’Istituto.

Con la pubblicazione delle liste, formate a seguito della conclusione della presente procedura, non saranno più valide quelle scaturite dall’espletamento della precedente selezione.

I professionisti già inseriti in queste ultime liste, qualora interessati a partecipare all’attuale procedura e in possesso dei requisiti previsti dagli Avvisi locali, potranno presentare apposita domanda con le modalità sopra descritte.

Pubblicato l’Osservatorio sul precariato gennaio-dicembre 2017

I dati dell’Osservatorio sul precariato di dicembre 2017 registrano nel settore privato, nel corso dell’intero anno, un saldo tra i flussi di assunzioni e cessazioni pari a +488mila, superiore a quello del corrispondente periodo del 2016 (+326mila) e inferiore a quello del 2015 (+613mila).

Il saldo annuo complessivo, che misura la variazione tendenziale delle posizioni di lavoro, riflette dinamiche diverse in base alle tipologie contrattuali: è pari a -117mila per i contratti a tempo indeterminato, a +58mila per i contratti di apprendistato, a +10mila per i contratti stagionali e, soprattutto, a +537mila per i contratti a tempo determinato.

La dinamica dei flussi

Nel corso del 2017 è aumentato il turnover dei posti di lavoro grazie soprattutto alla forte crescita delle assunzioni (tra gennaio e dicembre 2017 in aumento del 18,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente). Sono aumentate anche le cessazioni ma a un ritmo inferiore (+17%).

Il maggior contributo alla crescita delle assunzioni è arrivato dai contratti a tempo determinato (+27,3%) e dall’apprendistato (+21,7%); sono invece diminuite le assunzioni a tempo indeterminato (-7,8%), un dato riconducibile alle assunzioni part time.

Tra le assunzioni a tempo determinato appare significativo l’incremento dei contratti di somministrazione (+21,5%) e, ancora di più, quello dei contratti di lavoro a chiamata che, con riferimento sempre all’arco temporale gennaio-dicembre, sono passati da 199mila (2016) a 438mila (2017), con un incremento del 120%. Questo aumento significativo – come, in parte, anche quello dei contratti di somministrazione e dei contratti a tempo determinato – può essere motivato dalla necessità per le imprese di ricorrere a strumenti contrattuali sostitutivi dei voucher, cancellati dal legislatore a partire dalla metà dello scorso mese di marzo e sostituiti, da luglio e solo per le imprese con meno di sei dipendenti, dai nuovi contratti di prestazione occasionale.

Questi andamenti hanno comportato una riduzione dell’incidenza dei contratti a tempo indeterminato sul totale delle assunzioni: 23,2% nei dodici mesi del 2017 contro il 42% del 2015, quando era in vigore l’esonero contributivo triennale per i contratti a tempo indeterminato.

Le trasformazioni complessive – includendo, accanto a quelle da tempo determinato a tempo indeterminato, anche le prosecuzioni a tempo indeterminato degli apprendisti – sono state nel 2017 371mila, in flessione rispetto allo stesso periodo del 2016 (-15,6%). Su questa flessione ha influito l’attesa per i nuovi sgravi contributivi entrati in vigore il 1° gennaio 2018.

Quanto alle cessazioni, sono aumentate soprattutto quelle di rapporti a termine (+25,3%) mentre le cessazioni di rapporti a tempo indeterminato sono sostanzialmente stabili (-0,2%).

Tra le cause di cessazione, i licenziamenti riferiti a rapporti di lavoro a tempo indeterminato risultano pari a 616mila, in diminuzione rispetto allo stesso periodo di gennaio-dicembre 2016 (-6,7%) mentre sono in aumento le dimissioni (+6,1%). Il tasso di licenziamento, calcolato sull’occupazione a tempo indeterminato, compresi gli apprendisti, è risultato per il 2017 pari al 5,3%, inferiore a quello registrato per lo stesso periodo del 2016 (5,5%).

Le retribuzioni iniziali dei nuovi rapporti di lavoro

Quanto alla struttura retributiva dei nuovi rapporti di lavoro, si registra, per le assunzioni a tempo indeterminato intervenute a gennaio-dicembre 2017, una riduzione della quota di retribuzioni inferiori a 1.750 euro che passano dal 57,4% del 2016 al 54,3% del 2017.

Garanzia giovanie “Occupazione Sud”: fruizione degli incentivi

Tra gennaio e dicembre 2017 sono stati incentivati 58.942 rapporti di lavoro nell’ambito del programma “Garanzia giovani” e 111.466 rapporti di lavoro (88.956 assunzioni e 22.510 trasformazioni) nell’ambito della misura “Occupazione Sud”.

Le mappe dei dati complessivi 

Per consultare in dettaglio i numeri dell’Osservatorio sul precariato gennaio-dicembre 2017 è possibile scaricare le mappe fornite di seguito, complete di variazione dei dati su base annua.

 

Nuovi rapporti di lavoro a tempo indeterminato gen-dic 2017 (pdf 80KB)

Nuovi rapporti di lavoro a termine gen-dic 2017 (pdf 80KB)

Nuovi rapporti di lavoro assunzioni stagionali gen-dic 2017 (pdf 84KB)

Nuovi rapporti di lavoro in apprendistato gen-dic 2017 (pdf 84KB)

Variazione indice ISTAT 2018: nuove aliquote contributi volontari

L’ISTAT ha rilevato una variazione percentuale dell’1,1% nell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e degli impiegati, verificatasi tra gennaio e dicembre 2016 e tra gennaio e dicembre 2017.

La circolare INPS 20 febbraio 2018, n. 31, sulla base della variazione dell’indice ISTAT per il 2018, fornisce le informazioni relative all’aliquota contributiva a carico dei lavoratori dipendenti non agricoli, dei lavoratori autonomi e iscritti alla Gestione Separata autorizzati alla prosecuzione volontaria dei contributi.

Contributo di solidarietà: dal 2018 cessato l’obbligo di versamento

L’articolo 24, comma 21, decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, ha istituito un contributo di solidarietà pari allo 0,50% della retribuzione imponibile a carico degli iscritti e dei pensionati delle gestioni previdenziali confluite nel Fondo pensioni lavoratori dipendenti (ex Fondo trasporti, ex Fondo elettrici, ex Fondo telefonici, ex INPDAI) e del Fondo di previdenza per il personale di volo dipendente da aziende di navigazione aerea che, al 31 dicembre 1995, avevano maturato una anzianità contributiva pari o superiore a cinque anni.

Il messaggio 20 febbraio 2018, n. 772 informa che, dal 1° gennaio 2018, per i datori di lavoro è cessato l’obbligo di versamento di tale contributo.

Il messaggio fornisce, inoltre, le modalità operative per la cessazione del versamento e per l’eventuale recupero dell’importo.

Dirigenti penitenziari: chiarimenti trattamento giuridico economico

L’articolo 48, decreto legislativo 29 maggio 2017, n. 95, relativo al riordino delle forze di Polizia, ha disposto che ai dirigenti penitenziari si applichino gli stessi trattamenti giuridici ed economici previsti per i dirigenti della Polizia di Stato.

Con la nota del 18 gennaio 2018, n. 354, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha chiarito che “la norma impone, quindi, di delineare lo statuto del personale della dirigenza penitenziaria secondo quanto previsto dagli istituti giuridici ed economici applicabili, a legislazione vigente, al personale della Polizia di Stato, con conseguente applicazione anche di detto beneficio”.

Il messaggio 20 febbraio 2018, n. 761 chiarisce che per i dirigenti penitenziari continua pertanto a essere applicato il trattamento giuridico spettante ai dirigenti della Polizia di Stato, nonché il corrispondente trattamento economico.

Con il suddetto messaggio vengono dunque superate le indicazioni fornite dal messaggio 13 marzo 2017, n. 1134, in merito alla valutazione della maggiorazione dei sei scatti di stipendio sul trattamento di previdenza e di quiescenza nei confronti dei dirigenti civili dell’amministrazione penitenziaria.

Dirigenti penitenziari: chiarimenti trattamento giuridico economico

L’articolo 48, decreto legislativo 29 maggio 2017, n. 95, relativo al riordino delle forze di Polizia, ha disposto che ai dirigenti penitenziari si applichino gli stessi trattamenti giuridici ed economici previsti per i dirigenti della Polizia di Stato.

Con la nota del 18 gennaio 2018, n. 354, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha chiarito che “la norma impone, quindi, di delineare lo statuto del personale della dirigenza penitenziaria secondo quanto previsto dagli istituti giuridici ed economici applicabili, a legislazione vigente, al personale della Polizia di Stato, con conseguente applicazione anche di detto beneficio”.

Il messaggio 20 febbraio 2018, n. 761 chiarisce che per i dirigenti penitenziari continua pertanto a essere applicato il trattamento giuridico spettante ai dirigenti della Polizia di Stato, nonché il corrispondente trattamento economico.

Con il suddetto messaggio vengono dunque superate le indicazioni fornite dal messaggio 13 marzo 2017, n. 1134, in merito alla valutazione della maggiorazione dei sei scatti di stipendio sul trattamento di previdenza e di quiescenza nei confronti dei dirigenti civili dell’amministrazione penitenziaria.

Dirigenti penitenziari: chiarimenti trattamento giuridico economico

L’articolo 48, decreto legislativo 29 maggio 2017, n. 95, relativo al riordino delle forze di Polizia, ha disposto che ai dirigenti penitenziari si applichino gli stessi trattamenti giuridici ed economici previsti per i dirigenti della Polizia di Stato.

Con la nota del 18 gennaio 2018, n. 354, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha chiarito che “la norma impone, quindi, di delineare lo statuto del personale della dirigenza penitenziaria secondo quanto previsto dagli istituti giuridici ed economici applicabili, a legislazione vigente, al personale della Polizia di Stato, con conseguente applicazione anche di detto beneficio”.

Il messaggio 20 febbraio 2018, n. 761 chiarisce che per i dirigenti penitenziari continua pertanto a essere applicato il trattamento giuridico spettante ai dirigenti della Polizia di Stato, nonché il corrispondente trattamento economico.

Con il suddetto messaggio vengono dunque superate le indicazioni fornite dal messaggio 13 marzo 2017, n. 1134, in merito alla valutazione della maggiorazione dei sei scatti di stipendio sul trattamento di previdenza e di quiescenza nei confronti dei dirigenti civili dell’amministrazione penitenziaria.

Poligrafici dipendenti: domanda di prepensionamento

Il messaggio 16 febbraio 2018, n. 722  recepisce quanto disposto dall’articolo 1, comma 154, legge 27 dicembre 2017, n. 205 in materia di prepensionamento dei lavoratori dipendenti poligrafici di aziende editoriali e stampatrici di periodici e fornisce le istruzioni per la presentazione della domanda.

La legge consente l’accesso al prepensionamento ai poligrafici dipendenti collocati in Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS), e successivamente in mobilità, che abbiano cessato l’attività per accertata crisi aziendale, in base ad accordi sottoscritti tra il 1° gennaio 2014 e il 31 maggio 2015, con disciplina antecedente all’adozione del decreto del Presidente della Repubblica 28 ottobre 2013, n. 157. Il beneficio non spetta a coloro che hanno ripreso attività lavorativa dipendente a tempo indeterminato.

I lavoratori possono presentare la domanda di prepensionamento all’INPS tramite gli intermediari oppure personalmente attraverso il servizio online, entro il 2 marzo 2018.

La domanda deve essere corredata dalla dichiarazione del datore di lavoro  che attesti la data in cui il lavoratore è stato posto in CIGS, il numero e la data di emissione del relativo decreto ministeriale e se l’interessato rientri tra le unità lavorative prepensionabili attribuite all’azienda.

Nel caso di aziende editrici e stampatrici di periodici che non producano esclusivamente periodici, dalla dichiarazione deve risultare anche che il dipendente, negli ultimi 12 mesi di lavoro antecedenti la data di cessazione del rapporto, è stato adibito per almeno 26 settimane alla produzione di giornali periodici.

Per ulteriori informazioni sulle modalità e sulla documentazione da allegare alla domanda è possibile consultare il suddetto messaggio.

APE: adesione e recesso istituti finanziatori e imprese assicuratrici

Con la circolare INPS 13 febbraio 2018, n. 28 l’Istituto ha fornito le prime istruzioni applicative relative alla possibilità di presentare domanda per l’anticipo finanziario a garanzia pensionistica (APE Volontario) all’istituto finanziatore.

La norma prevede che il soggetto interessato indichi nella domanda l’istituto finanziatore cui richiedere l’APE e l’impresa assicurativa alla quale richiedere la copertura del rischio di premorienza. Si precisa che finanziatori e imprese assicurative sono scelti tra quelli che aderiscono agli accordi quadro da stipulare tra il Ministro dell’economia e delle finanze e il Ministro del lavoro e delle politiche sociali e, rispettivamente, l’Associazione Bancaria Italiana (ABI) e l’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici (ANIA) e altre imprese assicurative primarie.

Con il messaggio 16 febbraio 2018, n. 737 si forniscono le indicazioni relative alla comunicazione all’INPS della propria adesione o eventuale recesso dai rispettivi accordi quadro da parte degli istituti finanziatori e delle imprese assicuratrici.

APE: adesione e recesso istituti finanziatori e imprese assicuratrici

Con la circolare INPS 13 febbraio 2018, n. 28 l’Istituto ha fornito le prime istruzioni applicative relative alla possibilità di presentare domanda per l’anticipo finanziario a garanzia pensionistica (APE Volontario) all’istituto finanziatore.

La norma prevede che il soggetto interessato indichi nella domanda l’istituto finanziatore cui richiedere l’APE e l’impresa assicurativa alla quale richiedere la copertura del rischio di premorienza. Si precisa che finanziatori e imprese assicurative sono scelti tra quelli che aderiscono agli accordi quadro da stipulare tra il Ministro dell’economia e delle finanze e il Ministro del lavoro e delle politiche sociali e, rispettivamente, l’Associazione Bancaria Italiana (ABI) e l’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici (ANIA) e altre imprese assicurative primarie.

Con il messaggio 16 febbraio 2018, n. 737 si forniscono le indicazioni relative alla comunicazione all’INPS della propria adesione o eventuale recesso dai rispettivi accordi quadro da parte degli istituti finanziatori e delle imprese assicuratrici.

Poligrafici dipendenti: domanda di prepensionamento

Il messaggio 16 febbraio 2018, n. 722  recepisce quanto disposto dall’articolo 1, comma 154, legge 27 dicembre 2017, n. 205 in materia di prepensionamento dei lavoratori dipendenti poligrafici di aziende editoriali e stampatrici di periodici e fornisce le istruzioni per la presentazione della domanda.

La legge consente l’accesso al prepensionamento ai poligrafici dipendenti collocati in Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS), e successivamente in mobilità, che abbiano cessato l’attività per accertata crisi aziendale, in base ad accordi sottoscritti tra il 1° gennaio 2014 e il 31 maggio 2015, con disciplina antecedente all’adozione del decreto del Presidente della Repubblica 28 ottobre 2013, n. 157. Il beneficio non spetta a coloro che hanno ripreso attività lavorativa dipendente a tempo indeterminato.

I lavoratori possono presentare la domanda di prepensionamento all’INPS tramite gli intermediari oppure personalmente attraverso il servizio online, entro il 2 marzo 2018.

La domanda deve essere corredata dalla dichiarazione del datore di lavoro  che attesti la data in cui il lavoratore è stato posto in CIGS, il numero e la data di emissione del relativo decreto ministeriale e se l’interessato rientri tra le unità lavorative prepensionabili attribuite all’azienda.

Nel caso di aziende editrici e stampatrici di periodici che non producano esclusivamente periodici, dalla dichiarazione deve risultare anche che il dipendente, negli ultimi 12 mesi di lavoro antecedenti la data di cessazione del rapporto, è stato adibito per almeno 26 settimane alla produzione di giornali periodici.

Per ulteriori informazioni sulle modalità e sulla documentazione da allegare alla domanda è possibile consultare il suddetto messaggio.

APE: adesione e recesso istituti finanziatori e imprese assicuratrici

Con la circolare INPS 13 febbraio 2018, n. 28 l’Istituto ha fornito le prime istruzioni applicative relative alla possibilità di presentare domanda per l’anticipo finanziario a garanzia pensionistica (APE Volontario) all’istituto finanziatore.

La norma prevede che il soggetto interessato indichi nella domanda l’istituto finanziatore cui richiedere l’APE e l’impresa assicurativa alla quale richiedere la copertura del rischio di premorienza. Si precisa che finanziatori e imprese assicurative sono scelti tra quelli che aderiscono agli accordi quadro da stipulare tra il Ministro dell’economia e delle finanze e il Ministro del lavoro e delle politiche sociali e, rispettivamente, l’Associazione Bancaria Italiana (ABI) e l’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici (ANIA) e altre imprese assicurative primarie.

Con il messaggio 16 febbraio 2018, n. 737 si forniscono le indicazioni relative alla comunicazione all’INPS della propria adesione o eventuale recesso dai rispettivi accordi quadro da parte degli istituti finanziatori e delle imprese assicuratrici.

Poligrafici dipendenti: domanda di prepensionamento

Il messaggio 16 febbraio 2018, n. 722  recepisce quanto disposto dall’articolo 1, comma 154, legge 27 dicembre 2017, n. 205 in materia di prepensionamento dei lavoratori dipendenti poligrafici di aziende editoriali e stampatrici di periodici e fornisce le istruzioni per la presentazione della domanda.

La legge consente l’accesso al prepensionamento ai poligrafici dipendenti collocati in Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS), e successivamente in mobilità, che abbiano cessato l’attività per accertata crisi aziendale, in base ad accordi sottoscritti tra il 1° gennaio 2014 e il 31 maggio 2015, con disciplina antecedente all’adozione del decreto del Presidente della Repubblica 28 ottobre 2013, n. 157. Il beneficio non spetta a coloro che hanno ripreso attività lavorativa dipendente a tempo indeterminato.

I lavoratori possono presentare la domanda di prepensionamento all’INPS tramite gli intermediari oppure personalmente attraverso il servizio online, entro il 2 marzo 2018.

La domanda deve essere corredata dalla dichiarazione del datore di lavoro  che attesti la data in cui il lavoratore è stato posto in CIGS, il numero e la data di emissione del relativo decreto ministeriale e se l’interessato rientri tra le unità lavorative prepensionabili attribuite all’azienda.

Nel caso di aziende editrici e stampatrici di periodici che non producano esclusivamente periodici, dalla dichiarazione deve risultare anche che il dipendente, negli ultimi 12 mesi di lavoro antecedenti la data di cessazione del rapporto, è stato adibito per almeno 26 settimane alla produzione di giornali periodici.

Per ulteriori informazioni sulle modalità e sulla documentazione da allegare alla domanda è possibile consultare il suddetto messaggio.

Ordine dei Consulenti del Lavoro Consiglio Provinciale di Palermo
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