Cassazione - Sezione Lavoro
Con ordinanza n. 276/2025, la Corte di Cassazione ha affermato che il datore di lavoro non ha l’obbligo di controllare in modo continuo l’operato dei dipendenti, contestando immediatamente qualsiasi infrazione in modo tale da evitarne un possibile aggravamento. Un simile obbligo, non previsto dalla legge, non è desumibile dagli articoli 1175 e 1375 c.c. e negherebbe in radice il carattere fiduciario del rapporto.
La tempestività della contestazione disciplinare va valutata non in relazione al momento in cui il datore avrebbe potuto accorgersi dell’infrazione ma a quello, in cui ha avuto piena conoscenza della stessa.