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Con sentenza n.
11665/2022 la Corte di Cassazione ha affermato, in tema di licenziamenti per giusta causa che laddove ”
la fattispecie punita con una sanzione conservativa sia delineata dalla norma collettiva attraverso una clausola generale, al giudice è demandato di interpretare la fonte negoziale e verificare la sussimibilità del fatto contestato nella previsione collettiva anche attraverso una valutazione di maggiore o minore gravità della condotta”. Ciò appare compatibile con la previsione del comma 4 dell’art. 18 della legge n. 300/1970 dal quale “
non si evince alcun ragionevole richiamo ad una tipizzazione specifica e rigida delle singole fattispecie”.