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Con il comunicato del 10 gennaio 2023, il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali rende nota l’estensione a lavoratori autonomi e professionisti non titolari di partita IVA l’accesso all’indennità una tantum di 200 euro per i redditi non superiori a 35.000 euro prevista dal cosiddetto Decreto Aiuti (D.L. n. 50/2022, convertito nella legge n. 91/2022) e successivamente incrementata di altri 150 euro per i redditi non superiori a 20.000 euro dal decreto Aiuti-ter (D.L. n. 144/2022, convertito nella Legge n. 175/2022). Il decreto ministeriale dello scorso 19 agosto, che ha attuato l’indennità, ha però introdotto quale requisito il possesso della partita Iva attiva alla data di entrata in vigore del Dl 50/2022, escludendo così diverse migliaia di potenziali beneficiari. L’erogazione del bonus avviene a fronte di domanda da parte dell’interessato all’ente di previdenza a cui è iscritto. Come specificato nel comunicato in commento l’ampliamento previsto dal nuovo decreto interessa una platea potenziale di ulteriori 30.000 lavoratori autonomi e circa 50.000 professionisti, tra cui circa 30.000 specializzandi in medicina e chirurgia.
(Autore: AMS)
(Fonte: Il Sole 24Ore)