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Avvisi di irregolarità e piano antievasione: arriva la svolta?


Fisco

Gli avvisi di irregolarità per piccoli importi sono il tormento e l’incubo degli studi professionali e per chi è del mestiere penso sia inutile qualsiasi commento.
Ormai da giugno a settembre negli studi è un susseguirsi di scadenze e adempimenti caotici ed è normale che il cliente che si presenta con in mano un preavviso di irregolarità per importi da pagare dai 20 ai 100 euro, porta spesso il professionista “alla disperazione”.
Cosa fare? Le ipotesi sono 3: la prima dire al cliente di pagare senza controllare, la seconda pagare senza dirlo al cliente, la terza, ed è la soluzione che spesso si sceglie, tirare fuori la pratica e controllare se la richiesta è corretta e poi se non è corretta, cercare di farlo presente all’Agenzia attraverso i canali messi a disposizione, Civis o telefono oppure nei casi piu’ ostici andando fisicamente agli Uffici.
La stragrande maggioranza di questi avvisi, almeno quelli che ho ricevuto nel mio studio, sono ravvedimenti che l’Ufficio non vede o addirittura in alcuni casi di maggior credito da confermare, pagamenti rateali che i programmi di controllo dell’Agenzia vedono come maggiori versamenti. E poi ci sono tutti gli incroci con L’inps che non funzionano e quindi bisogna prima recarsi all’Inps e poi all’Agenzia…. Insomma un enorme lavoro che alla fine serve a regolarizzare e far tornare i conti per poche lire, senza portare nelle casse dello stato un vero utile, soprattutto se si pensa al dispendio di energie anche degli uffici, prima per mandare gli avvisi e poi per regolarizzarli.
Personalmente il 90% dei preavvisi ricevuti, derivavano da piccole quisquiglie, sistemate con sgravio al 100%, sempre con un lavoro non proporzionato al risultato.
Tra l’altro mai come quest’anno ho avuto anche “compassione” degli impiegati degli Uffici dell’Agenzia che la mattina si trovano ad affrontare una fila di contribuenti esasperati, i quali prima ancora di essere ascoltati devono essere tranquillizzati, per non scatenare gesti inconsulti….. perché effettivamente sono in molti che no ne possono piu’…..
Ebbene sembra che il nuovo direttore dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, si sia immediatamente accorta di questo problema e la circolare n. 25/E del 6 agosto dà istruzioni agli Uffici per la lotta alla vera evasione.
L’Incipit del Comunicato Stampa mette in evidenza il cuore del problema e fa ben sperare: “Fari accesi sulle frodi più insidiose e sui casi di evasione più gravi, con l’obiettivo di individuare i comportamenti più pericolosi tralasciando i controlli meno rilevanti per importi o sostenibilità. Abbandonare le contestazioni esclusivamente formali dando centralità al contraddittorio, che consente la partecipazione del cittadino sottoposto a controllo sia in sede istruttoria sia nella fase di definizione della pretesa”.
Dobbiamo sperare che finalmente ci sia un piccolo segno di svolta? La misura ormai è colma e la speranza è che ognuno nel suo ruolo faccia la sua parte in maniera onesta e corretta, senza sanzionare e inseguire banalità.
(Fonte: Fisco e Tasse)


Ordine dei Consulenti del Lavoro Consiglio Provinciale di Palermo
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