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Gestione spettacolo e sport: l’Osservatorio su pensioni e lavoratori

È stato pubblicato l’Osservatorio con le statistiche sulle pensioni e sui lavoratori della Gestione ex ENPALS, soppressa nel 2011 e confluita nell’INPS con la denominazione di Fondo Pensione Lavoratori dello Spettacolo (FPLS) e di Fondo Pensione Sportivi Professionisti (FPSP).

Gestione ex ENPALS: statistiche pensioni

Le pensioni vigenti al 1° gennaio 2019 sono 58.316, di cui 55.768 a carico del Fondo Pensione Lavoratori dello Spettacolo e 2.548 del Fondo Pensione Sportivi Professionisti. L’importo complessivo annuo in pagamento è di 977,6 milioni di euro, di cui il 93,4% (913,5 milioni di euro) in carico al FPLS e il 6,6% in carico al FPSP.

Rispetto all’anno precedente si registra un incremento del numero delle pensioni e degli importi annui in pagamento a inizio anno, con una netta differenziazione per gestione. Mentre la gestione dei lavoratori dello spettacolo, infatti, ha visto crescere il numero delle prestazioni e dell’importo complessivo annuo rispettivamente dello 0,2% e del 2,3%, la gestione degli sportivi ha fatto registrare un incremento numerico delle pensioni del 7,2% e un incremento dell’importo complessivo annuo in pagamento dell’8,6%.

Per quanto riguarda la distribuzione per categoria, il 68,7% delle prestazioni sono pensioni di vecchiaia, il 27,4% pensioni ai superstiti e il restante 3,9% pensioni di invalidità. L’importo complessivo annuo si distribuisce per l’80,3% alle pensioni di vecchiaia, per il 2,8% a quelle di invalidità e per il 16,9% a quelle ai superstiti.

Dall’analisi della distribuzione territoriale si evidenzia una marcata concentrazione delle pensioni di entrambe le gestioni nell’Italia centrale, con un picco nella provincia di Roma dove vengono erogate il 25,6% delle prestazioni e il 29,5% degli importi.

Le pensioni d’invalidità sono maggiormente concentrate nell’Italia centrale (40,9%), mentre quelle di vecchiaia nell’Italia settentrionale (45,6%). Il 3,1% delle prestazioni viene inoltre erogato a pensionati residenti all’estero.

L’età media dei pensionati è 75,7 anni (74,2 per gli uomini e 77,1 per le donne). Analizzando la distribuzione per classi di importo mensile delle pensioni, infine, si osserva che il 42,7% delle pensioni ha un importo inferiore a 750 euro.


Gestione ex ENPALS: statistiche lavoratori

Nel 2018 il numero di lavoratori dello spettacolo con almeno una giornata retribuita nell’anno è risultato pari a 324.614, con una retribuzione media annua di 10.524 euro e un numero medio annuo di 100 giornate retribuite.

Il gruppo professionale più numeroso è quello degli attori (25,2%), seguito dai gruppi dei lavoratori degli impianti e circoli sportivi (11,1%), degli impiegati (11%), dei concertisti e orchestrali (9,7%). Analizzando la struttura per classi di età emerge che, nel 2018, la classe di età modale è quella tra i 25 e i 29 anni con 45.806 lavoratori (il 14,1% del totale). I lavoratori uomini rappresentano il 57,6% della collettività considerata.

La retribuzione media annua nel 2018, pari a 10.524 euro, risulta molto differenziata sia per età, sia per genere. In particolare aumenta al crescere dell’età, almeno fino alla classe 55–59, ed è costantemente più alta per gli uomini (11.672 euro contro 8.968 euro per le donne).

Gli sportivi professionisti con almeno un contributo versato nel 2018 sono 7.763, il 92% dei lavoratori è costituito dagli appartenenti alla Federazione Calcio. Nel 2018 si registra un incremento del 3,8% del numero dei lavoratori rispetto all’anno precedente. Più della metà degli sportivi professionisti lavora al Nord (52,1%).

Il 55,9% degli sportivi è costituito da atleti, il restante 44,1% da allenatori, direttori tecnico-sportivi e preparatori atletici.

Nel 2018, la classe di retribuzione modale dei lavoratori sportivi professionisti è quella tra i 10.000 e fino a 50.000 euro con il 42,4%. Alla classe di retribuzione oltre i 700.000 euro appartengono perlopiù gli sportivi professionisti della Federazione Calcio e si tratta in prevalenza di atleti (87,1%).

Commercianti: indennizzo per cessazione attività

Con la circolare INPS 24 maggio 2019, n. 77, l’Istituto fornisce istruzioni e chiarimenti sull’indennizzo per la cessazione dell’attività commerciale, alla luce delle novità normative introdotte dalla legge di bilancio 2019.

A decorrere da quest’anno l’indennizzo, disciplinato dal decreto legislativo 28 marzo 1996, n. 207, diventa una misura strutturale, con l’obbligo di versamento del contributo aggiuntivo dello 0,09% destinato in parte al Fondo per la razionalizzazione della rete commerciale.

La concessione dell’indennizzo, subordinata alle risorse finanziarie del Fondo, spetta:

  • ai titolari o coadiutori di attività commerciale al minuto in sede fissa, anche abbinata ad attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande;
  • ai titolari o coadiutori di attività commerciale su aree pubbliche, anche in forma itinerante;
  • agli esercenti attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande;
  • agli agenti e ai rappresentanti di commercio.

Alla data di presentazione della domanda bisogna essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • almeno 62 anni di età, se uomini, o 57 anni, se donne;
  • essere iscritti, al momento della cessazione dell’attività, per almeno cinque anni (anche non continuativi), in qualità di titolari o di coadiutori, alla Gestione dei contributi e delle prestazioni previdenziali degli esercenti attività commerciali;
  • aver cessato definitivamente l’attività commerciale a decorrere dal 1° gennaio 2019.

La domanda per l’indennizzo può essere presentata all’INPS direttamente dal cittadino, accedendo al servizio online, oppure tramite i patronati, gli altri intermediari dell’Istituto o il Contact center.

La circolare, inoltre, fornisce informazioni sulla durata dell’indennizzo e sulle cause di incompatibilità.

Sisma Centro Italia: rateizzazione versamenti contributi sospesi

Per i territori colpiti da eventi sismici nelle regioni Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo, la legge di bilancio 2019 ha disposto che gli adempimenti e i pagamenti dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’Assicurazione Obbligatoria, precedentemente sospesi, devono essere effettuati in un’unica soluzione entro il 1° giugno 2019, senza applicazione di sanzioni e interessi.

Le istruzioni operative per il versamento della contribuzione sospesa, sia in caso di pagamento in unica soluzione che di versamento rateizzato, sono riportate nel messaggio del 29 aprile 2019, n. 1654.

L’Istituto, con il messaggio 23 maggio 2019, n. 1987, provvede ora a fornire le modalità di comunicazione e gestione della rateizzione, che deve essere trasmessa esclusivamente in via telematica, direttamente dal titolare o dal legale rappresentante ovvero dagli intermediari abilitati.

Gli utenti interessati sono quelli iscritti alle seguenti gestioni:

  • Datori di lavoro con dipendenti;
  • Artigiani e Commercianti;
  • Gestione Separata committenti;
  • Gestione Separata lavoratori autonomi (liberi professionisti);
  • Aziende agricole;
  • Lavoratori agricoli autonomi e concedenti piccola colonia e compartecipazione familiare;
  • Datori di lavoro domestico;
  • Gestione pubblica, per la sola tipologia di aziende con natura giuridica privata con dipendenti. 

Nel messaggio vengono illustrate, inoltre, tutte le agevolazioni di natura previdenziale previste per la “Zona Franca Urbana Sisma Centro Italia”, con i codici tributo da utilizzare e le modalità di gestione previdenziale delle comunicazioni relative ai datori di lavoro privati con dipendenti da parte degli operatori abilitati.

Ordine dei Consulenti del Lavoro Consiglio Provinciale di Palermo
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