Sono stati pubblicati i dati di marzo 2018 dell’Osservatorio sul precariato. Le assunzioni nel settore privato, nel periodo gennaio-marzo 2018, sono state 1.743mila: sono aumentate del 15,2% rispetto allo stesso periodo del 2017. In crescita tutte le componenti: contratti a tempo indeterminato +5%, contratti a tempo determinato +12,1%, contratti di apprendistato +18,6%, contratti stagionali +31,4%, contratti in somministrazione +18% e contratti intermittenti +51,9%.
Nei primi tre mesi dell’anno le trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato (51mila) hanno registrato un forte incremento rispetto al periodo gennaio-marzo 2017 (+73%). In contrazione risultano invece i rapporti di apprendistato confermati alla conclusione del periodo formativo (-19%).
Le cessazioni nel complesso sono state 1.350mila, in aumento rispetto all’anno precedente (+14,5%): a crescere sono le cessazioni di tutte le tipologie di rapporti a termine, soprattutto i contratti a tempo determinato e in somministrazione, mentre diminuiscono quelle dei rapporti a tempo indeterminato (-6,6%).
La pubblicazione dei dati sui flussi relativi al primo trimestre 2018 è integrata da quattro nuove tavole (che saranno aggiornate ogni trimestre) finalizzate ad arricchire le informazioni disponibili con ulteriori caratteristiche delle attivazioni e delle cessazioni dei rapporti di lavoro. In particolare viene resa disponibile la serie storica trimestrale (2014-2018) dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato instaurati con incentivazioni. Confrontando il primo trimestre di ciascun anno si osserva che nel 2014 l’incidenza dei rapporti incentivati (considerando sia assunzioni che trasformazioni) risultava del 25%; essa ha raggiunto nel 2015 il 58% mentre è poi progressivamente diminuita passando dal 44% del 2016 al 22% del 2018. Nel primo trimestre 2018, su un totale di 548mila nuovi rapporti a tempo indeterminato (incluse le assunzioni in apprendistato), i rapporti agevolati risultano circa 126mila, di cui 23mila dovuti all’esonero strutturale giovani.
La consistenza dei rapporti di lavoro
Nel periodo gennaio-marzo 2018, nel settore privato, si registra un saldo tra assunzioni e cessazioni pari a +393mila, superiore a quello del corrispondente periodo del 2017 (+334mila).
Il saldo annualizzato (la differenza tra assunzioni e cessazioni negli ultimi 12 mesi) consente di misurare la variazione tendenziale delle posizioni di lavoro. A marzo 2018 risulta positivo e pari a +522mila, in leggera flessione rispetto a quanto registrato a febbraio (+550mila). Il saldo rimane ancora negativo per i rapporti di lavoro a tempo indeterminato (-62mila), seppur in miglioramento per il terzo mese consecutivo. Continuano i segnali di rafforzamento per l’apprendistato (+69mila). Rimane positivo, anche se in decelerazione, l’andamento dei contratti a tempo determinato (+339mila), dei contratti di somministrazione (+32mila) e dei contratti intermittenti (+116mila).
Il lavoro occasionale
L’articolo 54-bis decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50 ha disciplinato le nuove prestazioni di lavoro occasionale: Contratto di Prestazione Occasionale (CPO) e Libretto Famiglia (LF).
La consistenza dei lavoratori impiegati con i Contratti di Prestazione Occasionale a marzo 2018 si attesta intorno alle 18mila unità, con un importo mensile lordo medio di circa 260 euro.
A marzo 2018, infine, sono stati più di 5mila i lavoratori impiegati con i titoli del Libretto Famiglia, con un importo mensile lordo medio di poco superiore a 320 euro.