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Concorso per funzionari: online gli esiti della seconda prova scritta

Pubblicati gli esiti della seconda prova scritta del concorso pubblico, per titoli ed esami, a 365 posti di analista di processo – consulente professionale nei ruoli del personale dell’INPS, area C, posizione economica C1.

Nella sezione Concorsi è possibile consultare tutti gli atti delle pubblicazioni della Gazzetta Ufficiale.

Per richiedere informazioni e delucidazioni in merito al concorso, restano disponibili i seguenti indirizzi di posta elettronica:

Cassa Integrazione Guadagni in Deroga (CIGD): proroga per 12 mesi

L’articolo 1, comma 145, legge di bilancio 2018 prevede che le regioni possano autorizzare, per massimo 12 mesi, una proroga degli interventi di Cassa Integrazione Guadagni in Deroga (CIGD) in continuità con quelli concessi entro il 31 dicembre 2016 e aventi durata con effetti nel 2017.

Con la circolare INPS 29 marzo 2018, n. 60, l’Istituto fornisce le istruzioni operative alle regioni per l’invio dei provvedimenti di concessione e alle proprie strutture territoriali per la gestione delle prestazioni e per il monitoraggio delle autorizzazioni.

Mobilità settore pubblico: chiarimenti per il personale trasferito

L’articolo 6, legge 29 dicembre 1988, n. 554 ha definito il quadro normativo per il personale interessato ai processi di mobilità nel pubblico impiego, prevedendo l’iscrizione al regime pensionistico dell’amministrazione o dell’ente di destinazione, con facoltà di opzione per il mantenimento della posizione assicurativa nonché degli eventuali fondi integrativi di previdenza esistenti presso gli enti di provenienza.

Questa legge, nel corso del tempo, ha subito importanti modifiche fino al 23 aprile 1998, con l’entrata in vigore del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 80 che ha privato il lavoratore della facoltà di opzione.

Il messaggio 30 marzo 2018, n. 1422, a seguito dei vari procedimenti di mobilità avvenuti tra le amministrazioni pubbliche, fornisce chiarimenti riguardo agli obblighi di iscrizione e contribuzione per il personale e, in particolare, per coloro che provengono dall’Associazione Italiana della Croce Rossa (CRI), dall’Ente Strumentale alla Croce Rossa Italiana (ESACRI) e dagli enti di area vasta.

Si evidenzia che, dalla data di trasferimento, cessano le iscrizioni per le prestazioni creditizie e assistenziali non obbligatorie per l’amministrazione di destinazione e che il personale trasferito per mobilità ha diritto alla liquidazione di un’unica indennità di fine servizio.

Rimane confermata, inoltre, per i lavoratori non iscritti obbligatoriamente alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, la possibilità di aderirvi entro 30 giorni dal trasferimento, nonché, per coloro con l’iscrizione all’Assicurazione Sociale Vita (ASV) in scadenza, la possibilità di confermare volontariamente l’iscrizione previa presentazione della domanda entro un mese dalla cessazione dal servizio con diritto a pensione.

Mobilità settore pubblico: chiarimenti per il personale trasferito

L’articolo 6, legge 29 dicembre 1988, n. 554 ha definito il quadro normativo per il personale interessato ai processi di mobilità nel pubblico impiego, prevedendo l’iscrizione al regime pensionistico dell’amministrazione o dell’ente di destinazione, con facoltà di opzione per il mantenimento della posizione assicurativa nonché degli eventuali fondi integrativi di previdenza esistenti presso gli enti di provenienza.

Questa legge, nel corso del tempo, ha subito importanti modifiche fino al 23 aprile 1998, con l’entrata in vigore del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 80 che ha privato il lavoratore della facoltà di opzione.

Il messaggio 30 marzo 2018, n. 1422, a seguito dei vari procedimenti di mobilità avvenuti tra le amministrazioni pubbliche, fornisce chiarimenti riguardo agli obblighi di iscrizione e contribuzione per il personale e, in particolare, per coloro che provengono dall’Associazione Italiana della Croce Rossa (CRI), dall’Ente Strumentale alla Croce Rossa Italiana (ESACRI) e dagli enti di area vasta.

Si evidenzia che, dalla data di trasferimento, cessano le iscrizioni per le prestazioni creditizie e assistenziali non obbligatorie per l’amministrazione di destinazione e che il personale trasferito per mobilità ha diritto alla liquidazione di un’unica indennità di fine servizio.

Rimane confermata, inoltre, per i lavoratori non iscritti obbligatoriamente alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, la possibilità di aderirvi entro 30 giorni dal trasferimento, nonché, per coloro con l’iscrizione all’Assicurazione Sociale Vita (ASV) in scadenza, la possibilità di confermare volontariamente l’iscrizione previa presentazione della domanda entro un mese dalla cessazione dal servizio con diritto a pensione.

Cassa Integrazione Guadagni in Deroga (CIGD): proroga per 12 mesi

L’articolo 1, comma 145, legge di bilancio 2018 prevede che le regioni possano autorizzare, per massimo 12 mesi, una proroga degli interventi di Cassa Integrazione Guadagni in Deroga (CIGD) in continuità con quelli concessi entro il 31 dicembre 2016 e aventi durata con effetti nel 2017.

Con la circolare INPS 29 marzo 2018, n. 60, l’Istituto fornisce le istruzioni operative alle regioni per l’invio dei provvedimenti di concessione e alle proprie strutture territoriali per la gestione delle prestazioni e per il monitoraggio delle autorizzazioni.

Fondo d’Integrazione Salariale e prestazioni: novità e chiarimenti

Il messaggio 29 marzo 2018, n. 1403 illustra le novità introdotte dalla legge 27 dicembre 2017, n. 205 (legge di bilancio 2018) sul limite massimo in base al quale ciascun datore di lavoro può accedere alle prestazioni garantite dal Fondo d’Integrazione Salariale (FIS), cosiddetto tetto aziendale.

Nello specifico, tale limite è innalzato da quattro a dieci volte l’ammontare dei contributi ordinari dovuti dal datore di lavoro.

Il messaggio, inoltre, fornisce chiarimenti sulla circolare INPS 9 settembre 2016, n. 176 relativamente alla durata massima delle prestazioni erogate dal fondo e integrazioni alla circolare INPS 15 novembre 2017, n. 170 sulla modalità di presentazione della domanda con ticket.

Autismo: il progetto sperimentale e i benefici INPS

Il 2 aprile si celebra la Giornata mondiale della Consapevolezza sull’Autismo. La Commissione medica superiore nella Comunicazione tecnico scientifica Autismo definisce questo disturbo come sindrome comportamentale causata da un disordine del neurosviluppo biologicamente determinato, con esordio nei primi tre anni di vita, che perdura per l’intero arco della vita. Le aree prevalentemente interessate sono quelle relative all’interazione sociale reciproca, all’abilità di comunicazione verbale e non verbale recettiva e espressiva – che nei casi in cui vi sia sviluppo del linguaggio si manifesta come difficoltà a comunicare idee e sentimenti – e alla capacità di stabilire relazioni con gli altri. Si tratta di una disabilità permanente con caratteristiche del deficit sociale che possono assumere un’espressività variabile nel tempo.

 

Come fare richiesta del sostegno economico per invalidità civile

L’INPS garantisce alle persone con sindrome autistica, alle quali sia stato riconosciuto lo status di invalido civile dalle apposite commissioni medico-legali, un sostegno economico per invalidità civile. Il riconoscimento dell’invalidità civile prende avvio con l’inoltro all’Istituto del certificato medico introduttivo da parte di un medico certificatore accreditato presso INPS. Successivamente il cittadino, utilizzando il numero univoco del certificato medico, invia la domanda di invalidità civile all’INPS.

 

Il Protocollo sperimentale per la tutela della disabilità di minori

Recentemente l’INPS ha sottoscritto un Protocollo sperimentale di intesa, della durata di 18 mesi, con l’Ospedale Bambino Gesù di Roma, l’Ospedale Gaslini di Genova e l’Azienda Ospedaliero Universitaria Meyer di Firenze. Questo protocollo permette ai medici delle strutture aderenti di utilizzare il “certificato specialistico pediatrico”, grazie al quale è possibile acquisire fin da subito – durante il ricovero o cura presso le strutture sanitarie – tutti gli elementi necessari alla valutazione medico legale, evitando al minore eventuali ulteriori esami e accertamenti.

Il “certificato specialistico pediatrico”, predisposto dall’INPS e dalla Società Italiana di Pediatria (SIP), contiene tutti gli elementi utili all’accertamento della specifica patologia, consente di avviare l’iter accertativo medico legale e di evitare ulteriori valutazioni specialistiche che potrebbero rendersi necessarie nei casi di particolare complessità delle patologie.

Al protocollo possono aderire le strutture sanitarie pediatriche che ne facciano richiesta, con particolare riguardo a quelle specializzate nella diagnosi e cura delle patologie genetiche, cromosomiche e alle malattie rare.

L’Istituto, al fine di omogeneizzare le prestazioni sul territorio nazionale, si impegna a utilizzare il certificato specialistico pediatrico per semplificare e ridurre i tempi dei processi sanitari connessi alle domande di prestazione assistenziale, ad adeguare le proprie procedure interne e a fornire un apposito PIN ai medici che ne facciano richiesta. Il fine ultimo è, quindi, promuovere un iter accertativo che consenta la rapida acquisizione di tutti gli elementi valutativi forniti da strutture altamente qualificate, evitando inutili disagi ai minori e alle loro famiglie con reiterate visite medico legali.    

Fondo d’Integrazione Salariale e prestazioni: novità e chiarimenti

Il messaggio 29 marzo 2018, n. 1403 illustra le novità introdotte dalla legge 27 dicembre 2017, n. 205 (legge di bilancio 2018) sul limite massimo in base al quale ciascun datore di lavoro può accedere alle prestazioni garantite dal Fondo d’Integrazione Salariale (FIS), cosiddetto tetto aziendale.

Nello specifico, tale limite è innalzato da quattro a dieci volte l’ammontare dei contributi ordinari dovuti dal datore di lavoro.

Il messaggio, inoltre, fornisce chiarimenti sulla circolare INPS 9 settembre 2016, n. 176 relativamente alla durata massima delle prestazioni erogate dal fondo e integrazioni alla circolare INPS 15 novembre 2017, n. 170 sulla modalità di presentazione della domanda con ticket.

Pensionamento anticipato: rivalutazione turni lavorativi notturni

La legge 27 dicembre 2017, n. 205 (legge di bilancio 2018) all’articolo 1, comma 170, reca disposizioni normative sulla rivalutazione dei turni effettivamente svolti nel periodo notturno dai lavoratori impiegati in cicli produttivi organizzati su turni di dodici ore e che svolgono attività lavorativa per almeno sei ore anche durante l’intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino.

La circolare INPS del 29 marzo 2018, n. 59 fornisce indicazioni riguardo ai destinatari della rivalutazione dei turni svolti nel periodo notturno per l’accesso al trattamento pensionistico anticipato (ai sensi del decreto legislativo 21 aprile 2011, n. 67). Sono illustrati, inoltre, i termini e le modalità di presentazione delle domande di accesso al beneficio e di pensionamento anticipato. L’incremento di copertura finanziaria permette l’attuazione delle disposizioni oggetto della circolare.

Per ulteriori informazioni è possibile consultare la circolare INPS 24 maggio 2017, n. 90 in tema di accesso anticipato al pensionamento per gli addetti alle attività lavorative particolarmente faticose e pesanti.

Autismo: il progetto sperimentale e i benefici INPS

Il 2 aprile si celebra la Giornata mondiale della Consapevolezza sull’Autismo. La Commissione medica superiore nella Comunicazione tecnico scientifica Autismo definisce questo disturbo come sindrome comportamentale causata da un disordine del neurosviluppo biologicamente determinato, con esordio nei primi tre anni di vita, che perdura per l’intero arco della vita. Le aree prevalentemente interessate sono quelle relative all’interazione sociale reciproca, all’abilità di comunicazione verbale e non verbale recettiva e espressiva – che nei casi in cui vi sia sviluppo del linguaggio si manifesta come difficoltà a comunicare idee e sentimenti – e alla capacità di stabilire relazioni con gli altri. Si tratta di una disabilità permanente con caratteristiche del deficit sociale che possono assumere un’espressività variabile nel tempo.

 

Come fare richiesta del sostegno economico per invalidità civile

L’INPS garantisce alle persone con sindrome autistica, alle quali sia stato riconosciuto lo status di invalido civile dalle apposite commissioni medico-legali, un sostegno economico per invalidità civile. Il riconoscimento dell’invalidità civile prende avvio con l’inoltro all’Istituto del certificato medico introduttivo da parte di un medico certificatore accreditato presso INPS. Successivamente il cittadino, utilizzando il numero univoco del certificato medico, invia la domanda di invalidità civile all’INPS.

 

Il Protocollo sperimentale per la tutela della disabilità di minori

Recentemente l’INPS ha sottoscritto un Protocollo sperimentale di intesa, della durata di 18 mesi, con l’Ospedale Bambino Gesù di Roma, l’Ospedale Gaslini di Genova e l’Azienda Ospedaliero Universitaria Meyer di Firenze. Questo protocollo permette ai medici delle strutture aderenti di utilizzare il “certificato specialistico pediatrico”, grazie al quale è possibile acquisire fin da subito – durante il ricovero o cura presso le strutture sanitarie – tutti gli elementi necessari alla valutazione medico legale, evitando al minore eventuali ulteriori esami e accertamenti.

Il “certificato specialistico pediatrico”, predisposto dall’INPS e dalla Società Italiana di Pediatria (SIP), contiene tutti gli elementi utili all’accertamento della specifica patologia, consente di avviare l’iter accertativo medico legale e di evitare ulteriori valutazioni specialistiche che potrebbero rendersi necessarie nei casi di particolare complessità delle patologie.

Al protocollo possono aderire le strutture sanitarie pediatriche che ne facciano richiesta, con particolare riguardo a quelle specializzate nella diagnosi e cura delle patologie genetiche, cromosomiche e alle malattie rare.

L’Istituto, al fine di omogeneizzare le prestazioni sul territorio nazionale, si impegna a utilizzare il certificato specialistico pediatrico per semplificare e ridurre i tempi dei processi sanitari connessi alle domande di prestazione assistenziale, ad adeguare le proprie procedure interne e a fornire un apposito PIN ai medici che ne facciano richiesta. Il fine ultimo è, quindi, promuovere un iter accertativo che consenta la rapida acquisizione di tutti gli elementi valutativi forniti da strutture altamente qualificate, evitando inutili disagi ai minori e alle loro famiglie con reiterate visite medico legali.    

Nuovi contatti gestore del patrimonio immobiliare da reddito

In riferimento alle unità immobiliari affidate alla gestione della Società IGEI SpA in liquidazione, si comunica che a decorrere dal 1° aprile 2018 sarà effettivo il passaggio di consegne a favore del nuovo gestore, Romeo Gestioni SpA, via di Pallacorda n. 7 – 00186 ROMA, che può essere contattato al numero verde 800 034444, all’indirizzo di posta elettronica property.roma2@grupporomeo.com o alla posta elettronica certificata Romeogestioni@postecert.it.

Pensionamento anticipato: rivalutazione turni lavorativi notturni

La legge 27 dicembre 2017, n. 205 (legge di bilancio 2018) all’articolo 1, comma 170, reca disposizioni normative sulla rivalutazione dei turni effettivamente svolti nel periodo notturno dai lavoratori impiegati in cicli produttivi organizzati su turni di dodici ore e che svolgono attività lavorativa per almeno sei ore anche durante l’intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino.

La circolare INPS del 29 marzo 2018, n. 59 fornisce indicazioni riguardo ai destinatari della rivalutazione dei turni svolti nel periodo notturno per l’accesso al trattamento pensionistico anticipato (ai sensi del decreto legislativo 21 aprile 2011, n. 67). Sono illustrati, inoltre, i termini e le modalità di presentazione delle domande di accesso al beneficio e di pensionamento anticipato. L’incremento di copertura finanziaria permette l’attuazione delle disposizioni oggetto della circolare.

Per ulteriori informazioni è possibile consultare la circolare INPS 24 maggio 2017, n. 90 in tema di accesso anticipato al pensionamento per gli addetti alle attività lavorative particolarmente faticose e pesanti.

Nuovi contatti gestore del patrimonio immobiliare da reddito

In riferimento alle unità immobiliari affidate alla gestione della Società IGEI SpA in liquidazione, si comunica che a decorrere dal 1° aprile 2018 sarà effettivo il passaggio di consegne a favore del nuovo gestore, Romeo Gestioni SpA, via di Pallacorda n. 7 – 00186 ROMA, che può essere contattato al numero verde 800 034444, all’indirizzo di posta elettronica property.roma2@grupporomeo.com o alla posta elettronica certificata Romeogestioni@postecert.it.

Cumulo INPS-Casse Professionali: sbloccati i pagamenti delle pensioni

Il 28 marzo 2018 è stata raggiunta l’intesa fra INPS e alcune Casse Professionali private per sbloccare i pagamenti delle pensioni in cumulo.

INPS, Inarcassa e Enpam hanno concordato un nuovo testo di convenzione, già sottoscritto, che permette da subito di attivare le lavorazioni delle domande pervenute.

Le prime liquidazioni sono previste entro Pasqua e i relativi pagamenti a partire dal 20 aprile.

Gli oneri sostenuti per le procedure amministrativo-contabili necessarie per l’erogazione delle prestazioni saranno divisi in base alla quota di pensione erogata da ciascun ente.

L’Istituto si attende che nelle prossime ore possano pervenire le sottoscrizioni anche da parte delle altre Casse Professionali.

Per ulteriori informazioni è consultabile il Comunicato stampa del 28 marzo 2018.

Pubblicato l’Osservatorio sulle pensioni con i dati del 2017

Documento senza titolo

Le pensioni vigenti al 1° gennaio 2018 sono 17.886.623, di cui 13.979.136 di natura previdenziale (vecchiaia, invalidità e superstiti) e le restanti 3.907.487 di natura assistenziale (invalidità civili, indennità di accompagnamento, pensioni e assegni sociali). Nel 2017 la spesa complessiva per le pensioni è stata di 200,5 miliardi di euro, di cui 179,6 miliardi sostenuti dalle gestioni previdenziali. È quanto emerge dall’Osservatorio sulle pensioni erogate dall’INPS che analizza i dati del 2017.

Oltre la metà delle pensioni è in carico alle gestioni dei dipendenti privati, di cui quella di maggior rilievo (95,6%) è il Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti (FPLD), che gestisce il 48,2% del complesso delle pensioni erogate e il 61,1% degli importi in pagamento. Le gestioni dei lavoratori autonomi elargiscono il 27,5% delle pensioni, per un importo in pagamento del 23,9%, mentre le gestioni assistenziali erogano il 21,8% delle prestazioni con un importo in pagamento di poco superiore al 10,4% del totale.

Le nuove pensioni liquidate nel 2017 sono state 1.112.163, di cui poco meno della metà (49,7%) di natura assistenziale. Gli importi stanziati per queste pensioni ammontano a 10,8 miliardi di euro, circa il 5,4% della spesa complessiva al 1° gennaio 2018 (200,5 miliardi di euro, appunto).

 infografica-Osservatorio-Pensioni

 Categorie di pensione: dati

Le prestazioni di tipo previdenziale, generate dal versamento dei contributi durante l’attività lavorativa, sono costituite per il 66,6% da pensioni di vecchiaia, per il 6,8% da pensioni di invalidità previdenziale e per il 26,6% da pensioni ai superstiti.

Le prestazioni di tipo assistenziale, erogate per sostenere una situazione di invalidità collegata o meno al reddito basso, sono invece costituite per il 22,1% da pensioni e assegni sociali e per il restante 77,9% da pensioni erogate agli invalidi civili. Tra queste ultime, la prestazione di maggior rilievo (45,7%) è l’indennità di accompagnamento.

Per quanto riguarda le nuove prestazioni previdenziali liquidate nel 2017, il 53% è composto da pensioni di vecchiaia, il 10,1% di invalidità e il 36,9% ai superstiti. Nell’ambito delle pensioni di tipo assistenziale erogate nel 2017, invece, la quasi totalità (91,7%) è composta dalle prestazioni di invalidità civile, mentre il resto da assegni sociali.

La distribuzione territoriale delle pensioni

Al 1° gennaio 2018, il 48% delle pensioni viene percepito da pensionati residenti al Nord, il 19,2% al Centro, mentre il 30,6% al Sud e nelle isole. Il restante 2,2% (392.076 prestazioni) viene erogato ai residenti all’estero.

Passando alla distribuzione territoriale degli importi erogati, dall’Osservatorio emerge che il 55,1% delle somme stanziate a inizio anno sono destinate all’Italia settentrionale, il 24,6% all’Italia meridionale e alle isole, il 19,7% all’Italia centrale e lo 0,6% ai residenti all’estero. L’importo medio mensile della pensione di vecchiaia è di 1.165,18 euro e presenta il valore più elevato al Nord con 1.247,46 euro. Gli uomini percepiscono pensioni mediamente più elevate rispetto alle donne, arrivando a essere quasi il doppio (+92%) nel Nord Italia per la categoria vecchiaia.

Età media dei pensionati e distribuzione per importi

L’età media dei pensionati è di 73,9 anni (71,3 anni per gli uomini e 75,9 anni per le donne). Il 62,2% delle pensioni, infine, ha un importo inferiore a 750 euro. Questa percentuale, che per le donne raggiunge il 75,5%, costituisce solo una misura indicativa della povertà, per il fatto che molti pensionati sono titolari di più prestazioni pensionistiche o comunque di altri redditi. A tal fine si evidenzia che, delle 11.117.947 pensioni con importo inferiore a 750 euro, solo il 44,3% (4.930.423) beneficia di prestazioni legate a requisiti reddituali bassi, come integrazione al minimo, maggiorazioni sociali, pensioni e assegni sociali e pensioni di invalidità civile.

infografica-Osservatorio-Pensioni

 

Cumulo INPS-Casse Professionali: sbloccati i pagamenti delle pensioni

Il 28 marzo 2018 è stata raggiunta l’intesa fra INPS e alcune Casse Professionali private per sbloccare i pagamenti delle pensioni in cumulo.

INPS, Inarcassa e Enpam hanno concordato un nuovo testo di convenzione, già sottoscritto, che permette da subito di attivare le lavorazioni delle domande pervenute.

Le prime liquidazioni sono previste entro Pasqua e i relativi pagamenti a partire dal 20 aprile.

Gli oneri sostenuti per le procedure amministrativo-contabili necessarie per l’erogazione delle prestazioni saranno divisi in base alla quota di pensione erogata da ciascun ente.

L’Istituto si attende che nelle prossime ore possano pervenire le sottoscrizioni anche da parte delle altre Casse Professionali.

Per ulteriori informazioni è consultabile il Comunicato stampa del 28 marzo 2018.

Cumulo INPS-Casse Professionali: sbloccati i pagamenti delle pensioni

Il 28 marzo 2018 è stata raggiunta l’intesa fra INPS e alcune Casse Professionali private per sbloccare i pagamenti delle pensioni in cumulo.

INPS, Inarcassa e Enpam hanno concordato un nuovo testo di convenzione, già sottoscritto, che permette da subito di attivare le lavorazioni delle domande pervenute.

Le prime liquidazioni sono previste entro Pasqua e i relativi pagamenti a partire dal 20 aprile.

Gli oneri sostenuti per le procedure amministrativo-contabili necessarie per l’erogazione delle prestazioni saranno divisi in base alla quota di pensione erogata da ciascun ente.

L’Istituto si attende che nelle prossime ore possano pervenire le sottoscrizioni anche da parte delle altre Casse Professionali.

Per ulteriori informazioni è consultabile il Comunicato stampa del 28 marzo 2018.

Pubblicato l’Osservatorio sulle pensioni con i dati del 2017

Le pensioni vigenti al 1° gennaio 2018 sono 17.886.623, di cui 13.979.136 di natura previdenziale (vecchiaia, invalidità e superstiti) e le restanti 3.907.487 di natura assistenziale (invalidità civili, indennità di accompagnamento, pensioni e assegni sociali). Nel 2017 la spesa complessiva per le pensioni è stata di 200,5 miliardi di euro, di cui 179,6 miliardi sostenuti dalle gestioni previdenziali. È quanto emerge dall’Osservatorio sulle pensioni erogate dall’INPS che analizza i dati del 2017.

Oltre la metà delle pensioni è in carico alle gestioni dei dipendenti privati, di cui quella di maggior rilievo (95,6%) è il Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti (FPLD), che gestisce il 48,2% del complesso delle pensioni erogate e il 61,1% degli importi in pagamento. Le gestioni dei lavoratori autonomi elargiscono il 27,5% delle pensioni, per un importo in pagamento del 23,9%, mentre le gestioni assistenziali erogano il 21,8% delle prestazioni con un importo in pagamento di poco superiore al 10,4% del totale.

Le nuove pensioni liquidate nel 2017 sono state 1.112.163, di cui poco meno della metà (49,7%) di natura assistenziale. Gli importi stanziati per queste pensioni ammontano a 10,8 miliardi di euro, circa il 5,4% della spesa complessiva al 1° gennaio 2018 (200,5 miliardi di euro, appunto).

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Le prestazioni di tipo previdenziale, generate dal versamento dei contributi durante l’attività lavorativa, sono costituite per il 66,6% da pensioni di vecchiaia, per il 6,8% da pensioni di invalidità previdenziale e per il 26,6% da pensioni ai superstiti.

Le prestazioni di tipo assistenziale, erogate per sostenere una situazione di invalidità collegata o meno al reddito basso, sono invece costituite per il 22,1% da pensioni e assegni sociali e per il restante 77,9% da pensioni erogate agli invalidi civili. Tra queste ultime, la prestazione di maggior rilievo (45,7%) è l’indennità di accompagnamento.

Per quanto riguarda le nuove prestazioni previdenziali liquidate nel 2017, il 53% è composto da pensioni di vecchiaia, il 10,1% di invalidità e il 36,9% ai superstiti. Nell’ambito delle pensioni di tipo assistenziale erogate nel 2017, invece, la quasi totalità (91,7%) è composta dalle prestazioni di invalidità civile, mentre il resto da assegni sociali.

La distribuzione territoriale delle pensioni

Al 1° gennaio 2018, il 48% delle pensioni viene percepito da pensionati residenti al Nord, il 19,2% al Centro, mentre il 30,6% al Sud e nelle isole. Il restante 2,2% (392.076 prestazioni) viene erogato ai residenti all’estero.

Passando alla distribuzione territoriale degli importi erogati, dall’Osservatorio emerge che il 55,1% delle somme stanziate a inizio anno sono destinate all’Italia settentrionale, il 24,6% all’Italia meridionale e alle isole, il 19,7% all’Italia centrale e lo 0,6% ai residenti all’estero. L’importo medio mensile della pensione di vecchiaia è di 1.165,18 euro e presenta il valore più elevato al Nord con 1.247,46 euro. Gli uomini percepiscono pensioni mediamente più elevate rispetto alle donne, arrivando a essere quasi il doppio (+92%) nel Nord Italia per la categoria vecchiaia.

Età media dei pensionati e distribuzione per importi

L’età media dei pensionati è di 73,9 anni (71,3 anni per gli uomini e 75,9 anni per le donne). Il 62,2% delle pensioni, infine, ha un importo inferiore a 750 euro. Questa percentuale, che per le donne raggiunge il 75,5%, costituisce solo una misura indicativa della povertà, per il fatto che molti pensionati sono titolari di più prestazioni pensionistiche o comunque di altri redditi. A tal fine si evidenzia che, delle 11.117.947 pensioni con importo inferiore a 750 euro, solo il 44,3% (4.930.423) beneficia di prestazioni legate a requisiti reddituali bassi, come integrazione al minimo, maggiorazioni sociali, pensioni e assegni sociali e pensioni di invalidità civile.

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Ordine dei Consulenti del Lavoro Consiglio Provinciale di Palermo
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