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Studio di settore in fuorigioco


Fisco

Se l’ufficio non ascolta il contribuente lo studio di settore va in fuorigioco. È da annullare integralmente l’avviso di accertamento nel quale non si è dato conto delle circostanze addotte dal contribuente nel contraddittorio preventivo. Secondo la Commissione Tributaria Regionale della Toscana (sentenza n.135/25/13 depositata il 18/12/2013) l’appello dell’ufficio locale delle entrate contro la sentenza di primo grado, che aveva ridotto i maggiori ricavi accertati, va totalmente respinto ed in accoglimento dell’appello incidentale del contribuente l’accertamento va annullato con condanna alle spese dell’agenzia delle entrate per entrambi i gradi di giudizio.
L’atteggiamento troppo superficiale in tema di studi di settore può dunque costare caro, anzi carissimo all’ufficio delle entrate.
Dalla lettura della sentenza emerge infatti che il contribuente, una società in nome collettivo, si era presentata nel contraddittorio preventivo con l’ufficio dimostrando essenzialmente due circostanza: il precario stato di salute dei suoi due soci nell’anno oggetto di accertamento e l’esistenza di una causa civile che aveva bloccato una commessa della società. Due circostanze che secondo i contribuenti avrebbero dovuto far desistere l’ufficio dalla pretesa costituita unicamente dalle risultanze dello studio di settore.
Fonte (ItaliaOggi)


Ordine dei Consulenti del Lavoro Consiglio Provinciale di Palermo
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