Fisco Ordine Informa
Contribuenti alla cassa per le imposte sulla casa. In molti si chiedono ancora quando e quanto dovranno effettivamente pagare su Tari e Tasi, ma il nuovo mosaico dell’imposizione locale sul mattone rischia di essere un salasso (si veda altro articolo a pagina 25). Se per quanto riguarda la tassa rifiuti le amministrazioni invieranno nella maggior parte dei casi gli F24 precompilati, il tributo sui servizi indivisibili si sta trasformando in una vera e propria giungla di aliquote, detrazioni, esenzioni e scadenze.
Rompicapo Tasi. Per i comuni che non hanno fissato le aliquote Tasi entro lo scorso maggio, infatti, il versamento della prima rata è stato posticipato al 16 ottobre. A tal fine, gli enti devono deliberare entro il 10 settembre le aliquote e le detrazioni, per consentire la loro pubblicazione sul sito del Dipartimento delle finanze entro il 18 settembre. Laddove ciò non avvenga, la Tasi dovrà essere saldata in unica soluzione il 16 dicembre 2014, con aliquota standard pari all’1 per mille e senza alcuno sconto previsto dalla legge. Il che costringerebbe a pagare anche le case di minor valore (che negli scorsi anni vedevano l’Imu azzerata o quasi), consentendo un prelievo relativamente tiepido per le abitazioni con una rendita più elevata. La scadenza di ottobre non riguarda invece i contribuenti dei comuni che avevano deliberato la Tasi entro il 23 maggio 2014: per loro il pagamento del saldo avverrà il 16 dicembre 2014. Tutti questi problemi dovrebbero venir meno a partire dal 2015, quando i comuni saranno obbligati a rendere disponibili i modelli di versamento Tasi preventivamente compilati.
Calendario Imu. Per l’Imu, con l’acconto del 16 giugno ormai alle spalle, resta confermato il consueto appuntamento alla cassa del 16 dicembre (saldo). Pure su questo fronte fanno fede le delibere comunali pubblicate su www.finanze.it entro la data del 28 ottobre 2014. In caso di mancata pubblicazione, continuano ad applicarsi le regole varate lo scorso anno: in tale ipotesi il saldo Imu sarà pari a quanto versato a giugno, dato che l’acconto era determinato proprio sulla base dell’imposta 2013.
(Fonte: ItaliaOggi)