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Per il 730 precompilato aumentano le scartoffie. I contribuenti e i centri di assistenza fiscale, alle prese, in queste settimane, con la dichiarazione 730, che da quest’anno può essere inviata online, stanno rincorrendo tutta una serie di documenti legati alla utilizzazione di agevolazioni fiscali in detrazioni, una per tutte il bonus del 36% sulle ristrutturazioni edilizie. Se, infatti, il contribuente ha presentato negli anni passati, in dichiarazione, la richiesta, per usufruire della detrazione legata alla ristrutturazione edilizia, può oggi vedersi fare la domanda dal Caf di ripresentare in allegato tutta la documentazione relativa a quella pratica. Una documentazione che può tornare indietro fino al 2005, essendo il bonus recuperato in dichiarazione su dieci anni.
Il motivo? Da quest’anno, con il modello 730 precompilato, i controlli del fisco, cosiddetti automatizzati, sono fatti non più in capo al contribuente ma in capo al centro di assistenza fiscale. Fino all’anno scorso, infatti, chi riceveva la lettera dal fisco con la richiesta dei chiarimenti era il contribuente che doveva preoccuparsi di ripresentare all’amministrazione finanziaria tutte le «pezze giustificative» delle sue richieste in dichiarazione. Pezze giustificative che, tra l’altro, l’amministrazione ha comunque in suo possesso o che può facilmente riscontrare tramite gli accessi alle sue banche dati.
Ora invece l’onere di ricostruire la documentazione, a sostegno della detrazione, spetta al Caf che quindi si vede obbligato a costruirsi per cliente un nuovo archivio documentale.(Fonte: ItaliaOggi)